Il volontariato alla base di una civiltà progredita
Facciamo spesso l’errore di credere che fare volontariato sia tutta una questione di “dare”, ignorando del tutto i molteplici benefici che ne giungono sotto i profili psicologico e fisico. L’esperienza di “essere utile alla società” è sicuramente un percorso personale che ogni individuo vive a modo proprio, ricavandone vantaggi di tipo diverso che però trovano spesso spazio nell’ambito dell’autostima, la soddisfazione personale, la ritrovata armonia con le cose e le persone attorno a noi. Oggigiorno il sistema società ci incapsula in un meccanismo chiuso all’interno del quale si covano intolleranze, solitudini, insofferenze, pregiudizi e malessere generale. Siamo tutti vicini ma isolati, ognuno a combattere le proprie singole battaglie, sconnessi dal bene comune.
Siamo tutti sempre di corsa e affannati nell’intento di sopravvivere alle peripezie quotidiane e perdiamo di vista il bisogno che abbiamo gli uni degli altri, di farci da spalla, da scudo, da orecchi e occhi. Nel volontariato spesso si ritrovano valori come la fratellanza e la solidarietà, il piacere di essere presenti nelle vite degli altri, apportandovi luce e calore.
In Misolida siamo ben consci di tutto questo, di quanto sia importante per noi essere parte di una “comunità” che vuole essere “presente”, “utile”. Ognuno si sforza di scoprire il proprio meglio per poterlo offrire al prossimo. Attraverso piccoli gesti di altruismo, negli anni, la nostra Missione ha costruito tanto. Da quelli che apparentemente possono sembrare gesti troppo isolati e insufficienti si può ergere una scuola, un ospedale, una catena di servizi e strutture atti a migliorare la vivibilità di un territorio, favorendone lo sviluppo e il progresso, nonché il passaggio necessario verso una società avanzata auto sostenibile. Nessun gesto di carità e generosità è mai sprecato. Nessun segno d’amore è vano. Ognuna di queste piccole gocce vanno a nutrire il fiume del perfezionamento dell’umanità, un cammino che vede la civiltà innalzarsi strutturalmente a livello fisico e spirituale.
Non pensiate mai dunque di non poter contribuire, di non poter cambiare le cose, di non poter fare la differenza: dare è una questione di cuore, non di ricchezza.